La verità è che al di là di critiche e qualche mugugno, la terza puntata dell'ottava (e ultima) stagione di Game of Thrones ha lasciato senza fiato. Eppure c'è chi dopo la messa in onda dell'episodio, il primo della durata di 80 minuti, non ha risparmiato qualche lamentela e rivolto critiche agli sceneggiatori. La più grande riguarda l'oscurità, che ha reso in certi frangenti piuttosto difficile seguire quanto stava accadendo, per di più durante una battaglia così epica come quella tra Estranei e Vivi. Ma come si poteva pretendere non ci fosse oscurità nelle scene che proprio per motivi strettamente narrativi si svolgono in piena notte?
Game of Thrones 8X03: le critiche
Grandi effetti speciali che certamente senza la necessità di scene notturne avrebbero reso molto di più. L'oscurità eccessiva non è piaciuta a chi contesta che la puntata 8X03 di Game of Thrones sia stata eccessivamente confusa. Il buio rende quasi incomprensibili secondo l'opinione di alcuni fan certe scene cardine.
A cominciare dalla lotta, in alto nei cieli, tra i draghi cavalcati da Jon Snow e Daenerys e quello che invece è stato trasformato dal Re della Notte. L'ulteriore effetto 'nebbia', uno dei poteri del capo degli Estranei, rende difficile capire lo svilupparsi di questa battaglia parallela, finché proprio il Re della Notte, disarcionato, non cade dal drago.
Anche la lotta vivi-Estranei non sempre è facilmente interpretabile e a volte si ha come l'impressione che a turno i personaggi più importanti siano in grave pericolo.
Game of Thrones, Arya e il Re della Notte
Dal buio alle scelte di sceneggiatura vera e propria. In questo caso però è davvero stata una minoranza ad aver contestato la decisione di affidare ad Arya Stark il compito di uccidere il Re della Notte. Chi lo fa sostiene quanto sia stati ridimensionato Bran, costretto ad osservare tutto in maniera impassibile. In realtà il ragazzo Stark è sempre stato vigile sul campo di battaglia, grazie ai Corvi.
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