Gli otto episodi della prima stagione di The Ferragnez, la docuserie che segue la vita di Chiara Ferragni e Fedez, sono costati la bellezza di 5.695.287 euro. Lo rivela il sito del Ministero della Cultura: i produttori di Banijay e Amazon Studios hanno infatti chiesto di poter usufruire di contributi e riconoscimenti previsti dalla Legge cinema, la legge n. 220 del 14 novembre 2016.
The Ferragnez, episodi costati 710.000 euro l'uno
La richiesta è stata respinta e The Ferragnez non ha ricevuto contributi, ma sul database delle opere registrate presso la Direzione Generale Cinema e audiovisivo è rimasta la scheda del progetto. Il costo complessivo di produzione ammonta a 5.695.287 euro: ciò vuol dire che un solo episodio del docu-reality costa 710.000 euro. Praticamente, con puntate da mezz'ora, 14.238 euro al minuto.
In sostanza, The Ferragnez costa quasi quanto gli Original italiani di Amazon come The Bad Guy (17,4 milioni per sei episodi da 50 minuti), Le avventure di Carlo Monterossi (7,3 milioni per sei episodi da 45 minuti) e Prisma (7,2 milioni per otto episodi da 30 minuti). Queste cifre astronomiche riguardano soltanto la prima stagione: la seconda, composta da sette episodi complessivi, ha debuttato il 18 maggio su Prime Video con le prime quattro puntate per poi concludersi il 25 maggio con le ultime tre.
The Ferragnez 2, ultimi episodi il 25 maggio
Non è stato da meno il budget richiesto da Chiara Ferragni – Unposted: il documentario di Elisa Amoruso è costato 920.000 euro. A sorprendere di The Ferragnez è il paragone con la serie italiana del momento: Mare fuori. I dodici episodi della terza stagione del teen drama carcerario di Rai 2 sono costati 9,5 milioni di euro.
La seconda stagione di The Ferragnez è stata girata prima del Festival di Sanremo 2023, nel corso del quale si è parlato molto di un presunto accordo commerciale dietro la partecipazione della coppia, lei come co-conduttrice e lui come ospite. Una troupe ha infatti seguito l'influencer e il rapper all'Ariston, ma i due non sono mai comparsi nel Dietrofestival, segno che i loro diritti di immagine sono stati solo parzialmente ceduti alla Rai.
