In un'ottica di competizione su larga scala Apple ha deciso di scendere in campo anche nel settore delle serie televisive, mettendo in cantiere la trasposizione della Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov. Il progetto prodotto da Skydance Television è stato approvato per un ordine diretto, con David S. Goyer (Batman V. Superman: Dawn Of Justice) e Josh Friedman ( La Guerra dei Mondi) che saranno alla guida dello show da loro stessi proposto la scorsa estate. La serie basata sulla Trilogia della Fondazione si va così ad affiancare al drama con Jennifer Aniston e Reese Whiterspoon e ad altri progetti promossi da artisti e filmmaker come Damien Chazelle e Kristing Wiig che andranno a comporre il pacchetto titoli delle serie tv di Apple.
Trilogia della Fondazione, la serie tv tratta dalla saga di Asimov
La Trilogia della Fondazione sono tre romanzi che Isaac Asimov pubblicò tra il 1951 e il 1953 noti in Italia con i titoli Fondazione, Fondazione e Impero e Seconda Fondazione. In seguito spinto dai fan e dal proprio editore, lo scrittore riprese in mano la storia realizzando i successivi L'orlo della Fondazione (1982) e Fondazione e Terra (1986). La storia poi venne ulteriormente ampliata con due libri prequel dal titolo Preludio alla Fondazione (1988) e Fondazione Anno Zero(1992).
La prima trilogia, che sarà alla base della serie, narra le vicende ambientate in un futuro lontano in cui il potere è nelle mani dell'Impero Galattico. Quando questo scomparirà l'ordine nel cosmo verrà a mancare e così Hari Sendon, creatore della scienza definita "psicostoria", decide di agire in anticipo per salvaguardare l'umanità e la civiltà ed evitare gli anni bui che non tarderanno ad arrivare. Riunendo in gruppo i migliori scenziati sparsi nella galassia, questi faranno squadra sul piccolo e nascosto pianeta Terminus dando vita alla Fondazione, faro di conoscenza che si impegnerà nella difesa del cosmo.
Trilogia della Fondazione, un libro diverso dalla solita fantascienza
La saga di Isaac Asimov ci mostra una fantascienza molto diversa da quella a cui siamo abituati. Niente battaglie intergalattiche, niente invasioni aliene o spade laser. È una narrazione che tocca problemi reali legati al mondo dell'etica e della morale, spaziando dalla religione alla politica.
Il concetto di fantascienza diffuso dalle opere di Isaac Asimov è ben comprensibile attraverso la visione di film come L'Uomo Bicentenario (1999), tratto proprio da un suo romanzo, o Io, Robot (2004), che ispirandosi all'antologia omonima dello scrittore, impone una visione standard del rapporto tra uomo e macchina.
Fonte immagine di copertina e foto interna: https://www.facebook.com/IsaacAsimov/
